domenica 14 giugno 2015

Grondaie

Ho (quasi) 42 anni e ho una fissa per le grondaie. Solo qualche anno fa avevo una fissa per i lampioni della strada. In giro per le città la gente fotografa i monumenti o i parenti davanti ai monumenti. Io fotografavo i lampioni.
Adesso i lampioni mi hanno stufato, adesso guardo le grondaie. A guardare le grondaie delle case, non potete capire, si apre un mondo. Sono a Bologna, la città è calda e puzza, devo dire che me la ricordavo così, però Bologna mi ispira, guardo una grondaia per terra, nel punto dove tocca terra, e scende dell'acqua, non so da dove venga, e quest'acqua lascia una broda verdognola maleodorante,  mi chiedo da dove venga e penso al tetto, che acqua ci sarà su questo tetto, chissà com'è la città da questo tetto. Risalgo con lo sguardo la grondaia, è tutta un appiccicamento di volantini, le grondaie di Bologna sono così, ci leggi sopra gli eventi di settimane. La gente è sempre più alta, te ne accorgi dal livello dei volantini, sempre più in alto. La grondaia della casa adiacente è stata dipinta di bianco, i proprietari devono essersi schifati dei volantini. E a guardare grondaie vedi che ci son punti dove vince la grondaia e hanno tagliato il cornicione, punti dove ha vinto il cornicione e allora la grondaia si deve adattare, e ha giunture e agganci e curvature. Alcune curvature sono belle. Che grondaia sono io? mi chiedo. Sono una che si adatta alle spigolature o taglio dritto? Alcune sono affascinanti. E ogni casa ha la sua grondaia, pensa a quante grondaie ci sono in giro, nessuno che le noti mai, tutti a fotografare i monumenti e i parenti davanti ai monumenti. Guardate le grondaie.
Adesso, per esempio, le grondaie di rame rischi che te le rubino. Un giorno ce l'hai e va tutto bene e il giorno dopo ti svegli e non ce l'hai più. Noi diamo per scontato le grondaie ma sbagliamo. Senza grondaie è un casino.
Adesso mi fermo qui perché sarei capace di fare un trattato lunghissimo sulle grondaie pieno di metafore sulla vita e sulla morte però no, son stufa.